“L’ambizione di raggiungere entro il 2026 la riqualificazione di almeno il 70% della superficie del suolo dei ‘siti orfani’ (quei siti per i quali non è stato possibile individuare il responsabile dell’inquinamento e di cui, quindi, si deve fare carico la collettività ndr), per la quale il Pnrr riserva notevoli risorse, è per Regione Lombardia fondata e credibile. Ciò grazie ad un comparto di professionisti e loro associazioni, come il Collegio dei Geologi della Lombardia che promuove questo significativo approfondimento odierno, realmente in grado di farsi portatori di un’azione diffusa di risanamento urbano e ambientale”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, questa mattina, al convegno ‘Rigenerazione urbana e gestione sostenibile delle bonifiche in Lombardia’, organizzato in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, la Fondazione Centro Studi e l’Ordine nazionale dei Geologi, a Palazzo Pirelli.
Fontana: obiettivo comune per rigenerazione urbana siti orfani è ripristinare i terreni
“Nel contesto lombardo- ha sottolineato il presidente – analisi di rischio, progettazione di interventi, caratterizzazioni, operazioni di bonifica, sono presidiate con meticolosità e sapienza”. Fontana ha spiegato che “l”obiettivo comune è ripristinare i terreni, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo l’economia circolare. Fondamentale farlo con le migliori tecnologie innovative di indagine disponibili per identificare le reali necessità di bonifica. Ma anche consentire lo sviluppo di tali aree, in particolare per finalità di edilizia abitativa”.
Bonifiche siti rappresentano grande sfida
“Le bonifiche di siti contaminati – ha aggiunto – rappresentano una grande sfida per la comunità. Tutto questo si inserisce nel contesto del miglioramento della qualità e salubrità del territorio a vantaggio dei nostri cittadini. Una sfida – ha ricordato – che Regione Lombardia persegue con coraggio e forte di un quadro normativo. Si tratta della legge sulla rigenerazione urbana, sul consumo di suolo e gli strumenti di pianificazione territoriale e ambientale che ci vede giocare d’anticipo”.
“Norme che consentono agli operatori certezza di regole – ha spiegato Fontana. Prevedendo anche elementi innovativi capaci di stimolare la libera iniziativa e generare investimenti, a vantaggio dell’attrattività del territorio e della crescita economica e rispettosa dell’ambiente. Insomma – ha concluso – abbiamo messo le basi per costruire la Lombardia del futuro”.