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Università, in Lombardia è boom per bando ‘Infrastrutture di Ricerca’

ricercatrice con microscopio per idea del bando infrastrutture di ricerca di regione lombardia per le università

Fermi: laboratori e tecnologie finanziate a disposizione delle pmi  Selezionati 29 progetti presentati dagli atenei del territorio

Sono 29 i progetti presentati dalle università per accedere ai contributi a fondo perduto messi a disposizione da Regione Lombardia per sostenere la creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione grazie ai fondi del Programma Regionale Fesr 2021-2027. L’obiettivo è duplice: rafforzare la collaborazione con il sistema produttivo e promuovere il trasferimento tecnologico.

Grande successo per bando di Regione Lombardia ‘Infrastrutture di Ricerca’ per le università

Il bando, che si è chiuso lo scorso 23 ottobre, ha registrato un enorme successo. La dotazione finanziaria di 50 milioni di euro è andata esaurita velocemente a fronte di una richiesta di circa 67 milioni di euro. L’iniziativa è la prima dedicata esclusivamente agli atenei lombardi, sia pubblici sia privati, con un focus specifico sulla creazione o sull’ammodernamento di infrastrutture di ricerca.

Fermi: nuovo ossigeno agli atenei dopo fine fondi Pnrr

foto generica dell'assessore Fermi che commenta il bando Infrastrutture di Ricerca di Regione per le università della Lombardia

Soddisfatto l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi. “L’ampia adesione, anche da parte degli atenei non statali – ha sottolineato – ci conferma la bontà di questa nuova misura che, tra l’altro, inizierà a dare i suoi frutti proprio in corrispondenza del termine dei fondi Pnrr, infondendo nuovo ossigeno”.

Iniziativa nata dal dialogo con il territorio

Uno degli elementi che ha contribuito a raggiungere questo ottimo risultato è stata l’attivazione di strumenti di confronto con le università.  Tra questi il tour negli atenei, la Conferenza dei Rettori e la ricognizione dei fabbisogni tramite una manifestazione di interesse ‘ad hoc’.

“Questo percorso – ha aggiunto Fermi – ci ha suggerito, ancora una volta, l’importanza di mantenere un dialogo continuo con gli stakeholder per intercettare i reali bisogni del territorio. Anche per questo abbiamo inserito tra i requisiti fondamentali per la presentazione dei progetti che i laboratori e le tecnologie finanziate vengano poi messi a disposizione delle piccole e medie imprese del territorio”.

Bando su Infrastrutture di Ricerca a servizio di competitività della Lombardia

Per Regione Lombardia il sistema universitario costituisce un asset strategico in termini di capacità di innovazione e di competenze. In quest’ottica, il potenziamento delle infrastrutture di ricerca consente di rafforzare la competitività a livello locale, nazionale e internazionale e di rimanere all’avanguardia in un contesto di tecnologie in rapido mutamento. Il tutto in stretta sinergia con il sistema economico.

Gli ambiti tematici dei progetti

I 29 progetti che le 14 università lombarde hanno presentato valgono complessivamente quasi 88 milioni di euro. Sono iniziative di una certa rilevanza che incideranno concretamente sulle capacità innovative delle strutture di ricerca e con importanti risultati di trasferimento tecnologico. Gli ambiti maggiormente interessati sono ‘Salute e Life Science’ (11) e ‘Manifattura avanzata’ (7), seguono poi ‘Sostenibilità’ (3), ‘Connettività e Informazione’ (3), ‘Nutrizione’ (2), ‘Smart Mobility’ (1), ‘Sviluppo sociale’ (1), ‘Cultura e conoscenza’ (1). Tutti i progetti che verranno ammessi al contributo dovranno concludersi entro due anni.

Le università che hanno partecipato

Le quattordici università lombarde statali e non statali che hanno partecipato sono: Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore. E ancora  Università di Pavia, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia, Università dell’Insubria, IULM. Infine LIUC, Humanitas University, IUSS di Pavia, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università Telematica E-Campus.

La valutazione dei progetti del bando Infrastrutture di Ricerca per le università della Lombardia

I 29 progetti dovranno essere valutati da una commissione indipendente – coordinata da Finlombarda s.p.a. – che ne valuterà l’ammissibilità formale e la qualità tecnica secondo i criteri già stabiliti dalla Giunta regionale. Di particolare rilevanza gli aspetti di innovazione e di impatto potenziale sulla competitività delle PMI e sul sistema della ricerca. Si darà un punteggio aggiuntivo anche per l’attenzione alla sostenibilità ambientale e l’uguaglianza di genere. Entro 150 giorni verrà inoltre stilata la graduatoria con i progetti ammessi al contributo, con quelli ammessi ma non finanziati per esaurimento della dotazione e con quelli non ammessi.

I contributi previsti

L’agevolazione concessa da Regione Lombardia consisterà in un contributo a fondo perduto, con un importo massimo variabile in base al regime di aiuto applicabile:

– fino a 3 milioni di euro (80% delle spese ammesse) in caso di assenza di un aiuto di Stato;

– fino a 5 milioni di euro (50% delle spese ammesse) in caso di applicazione del Regolamento GBER.

Esempi di progetti finanziabili

Regione Lombardia rimborserà le spese per investimenti materiali e immateriali strettamente correlati alla creazione o all’ammodernamento dell’infrastruttura di ricerca. Tra queste, ad esempio, l’acquisto di nuova strumentazione e la realizzazione di lavori correlati per l’installazione e l’acquisto di software o di licenze d’uso per software.

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