Valutare l’impatto economico, sociale e culturale del nuovo polo ‘Grande Brera’ che comprende la Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Biblioteca Nazionale Braidense, Accademia di Brera, il Cenacolo Vinciano, l’Osservatorio Astronomico, Orto Botanico e l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Questi i temi al centro della conferenza stampa ‘Il valore della Grande Brera‘, svoltasi alla Biblioteca Braidense di Milano, a cui ha partecipato l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso.
Caruso: ‘Grande Brera’ al centro d’Europa
“La ‘Grande Brera’ – ha sottolineato l’assessore Caruso – non è solo un polo culturale, ma un sistema integrato, un modello di governance e un brand riconosciuto a livello internazionale. È un patrimonio vivo che genera valore economico, culturale e sociale. Rafforza l’identità della Lombardia e la proietta tra le capitali culturali più dinamiche d’Europa”.
“Questo polo unisce arte, scienza, formazione ed educazione in una rete di eccellenze in grado di parlare al mondo intero e rafforzare l’immagine della Lombardia nel mondo”.
Ricerca su impatto economico, sociale e culturale
Nel corso dell’incontro è stata presentata anche una ricerca per analizzare l’impatto economico, sociale e culturale del nuovo ecosistema sviluppatosi attorno alla Pinacoteca di Brera e a Palazzo Citterio.
“Si tratta di uno studio rigoroso – ha proseguito Caruso – che stima un indotto diretto e indiretto di oltre 520 milioni di euro per Milano, con una proiezione fino a 1,5 miliardi nel medio termine. Un risultato che conferma quindi la Lombardia tra le realtà più avanzate d’Europa nella valorizzazione del patrimonio culturale”.