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25 Novembre, ecco il piano lombardo contro la violenza di genere

25 novembre violenza donne

Lucchini: alleanza sociale per garantire più prevenzione, più protezione, più autonomia

Un 25 novembre nel segno della con concretezza: presentato il piano lombardo contro la violenza di genere. Potenziamento della formazione continua di tutti gli operatori, progetti di prevenzione rivolti a scuole, sport e mondo giovanile, rafforzamento dei percorsi di autonomia abitativa ed economica e maggiore attenzione alle situazioni di vulnerabilità (donne con disabilità, vittime di tratta o con fragilità psichiche). Queste le novità contenute nel nuovo Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, approvato lunedì 24 novemgre 2025 dalla Giunta e prossimo all’esame del Consiglio regionale.

Ne ha anticipato i contenuti l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, intervenuta in Consiglio regionale, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Nel corso della sua relazione, l’assessore ha presentato all’Aula i dati aggiornati sulla violenza di genere e sulle prese in carico effettuate dai Centri Antiviolenza della rete lombarda.

Un piano più forte, più integrato, più vicino alle donne

“Anticipare in Consiglio alcune parti del nuovo Piano condiviso e definito grazie alla collaborazione con la nostra Rete – ha dichiarato Lucchini – ha un valore simbolico e concreto: testimonia l’impegno della nostra Regione nel promuovere politiche efficaci e innovative, capaci di prevenire la violenza, proteggere le donne e sostenerle nel loro percorso verso autonomia e libertà”.

Il Piano si articola in quattro assi strategici – prevenzione; protezione e sostegno; perseguire e punire; governance e promozione – in linea con il Piano nazionale 2025–2027 e con la Convenzione di Istanbul.

Contro la violenza, una rete che funziona

L'assessore regionale Elena Lucchini

Regione Lombardia conferma e rafforza il proprio modello integrato di contrasto alla violenza, basato sulle 27 reti territoriali antiviolenza, che includono 56 Centri Antiviolenza, 173 Case Rifugio e numerosi attori pubblici e del privato sociale.
“È un sistema che garantisce prossimità, competenza e continuità e per il quale da inizio legislatura abbiamo stanziato 39 milioni complessivi – ha sottolineato Lucchini – e che stiamo sostenendo con investimenti significativi sia regionali sia nazionali”.

Un modello che si contraddistingue per l’alleanza istituzionale grazie ai protocolli con Ordine degli Avvocati, Prefetture, Ordine degli Psicologi e Ufficio Scolastico regionale. “Ma che si caratterizza – ha proseguito Lucchini – anche per misure innovative come la ‘Misura Ri Parto’ per il reinserimento lavorativo e ‘Una casa per Ricominciare’ che offre autonomia abitativa – sono 100 gli immobili destinati alle donne vittime di abusi. E due interventi che verranno implementati nel 2026 come ‘Vicini a ogni donna’ che supporta donne con disabilità vittime di violenza e ‘Crescere Insieme’ che pone grande attenzione alla presa in carico degli orfani di femminicidio”.

I dati della violenza in Lombardia

Secondo i dati del Ministero dell’Interno, da gennaio a settembre 2025 in Italia sono stati registrati 73 omicidi con vittime donne, di cui 60 in ambito familiare o affettivo. In Lombardia le donne uccise sono state 16, metà delle quali nell’area di Milano.

Per quanto riguarda le prese in carico dei Centri Antiviolenza, dai flussi ISTAT emerge che nel 2024 in Lombardia 6.342 donne si sono rivolte ai CAV, in aumento rispetto alle 5.810 del 2023.
“Una crescita che ci deve tenere in allerta – ha osservato l’assessore – ma che al tempo stesso indica una maggiore consapevolezza e la capacità dei nostri servizi di intercettare e accogliere le richieste di aiuto”.

I numeri

L'assessore Lucchini in Aula a palazzo Pirelli insieme ad alcuni colleghi di Giunta in occasione del 25 novembre

Tra i dati principali rilevati:

  • 54,4% delle donne prese in carico ha figli minori; nel 39,4% dei casi i minori hanno assistito alle violenze.
  • Le forme di violenza più diffuse sono quella psicologica (30,5%) e quella fisica (23%).
  • Gli autori sono per lo più mariti (30,5%), conviventi ed ex conviventi.
  • Su base territoriale, il 39,4% delle prese in carico riguarda la provincia di Milano.

A livello nazionale, nel primo semestre 2025 sono state 19.804 le donne vittime di reati connessi alla violenza di genere; in Lombardia 2.864.
Nella nostra regione il 36,7% delle segnalazioni riguarda autori di origine straniera, dato superiore alla media nazionale.

Al fianco delle donne ogni giorno, non solo il 25 novembre

“Uscire dalla violenza – ha concluso Lucchini – è solo il primo passo. La nostra responsabilità istituzionale è garantire alle donne un futuro basato su autonomia, autodeterminazione e libertà. Per questo Regione Lombardia continuerà a investire in prevenzione, protezione e percorsi di empowerment, perché aiutare le donne significa aiutare l’intera comunità”.

Tutte le misure regionali, i Protocolli e i dati della Rete Antiviolenza sono consultabili sul portale ‘Non sei da sola’ al seguente link.

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