La Giunta di Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, l’aggiornamento della Strategia regionale integrata per l’adattamento ai Cambiamenti Climatici (Siracc). È il quadro di riferimento per orientare la programmazione e i finanziamenti regionali, nazionali ed europei verso azioni concrete di resilienza nel quadro della Legge regionale sul clima 11/2025 che la Lombardia ha adottato lo scorso luglio, diventando la prima regione italiana a dare il via libera a un provvedimento di questo tipo. La Strategia di adattamento farà da riferimento anche per i procedimenti di Via (Valutazione di impatto ambientale) e Vas (Valutazione ambientale strategica) di interesse regionale e locale.
La temperatura media in Lombardia è cresciuta di 1,5° in trent’anni provocando l’aumento delle ondate di calore, bombe d’acqua ed eventi estremi. Partendo da questo dato il provvedimento analizza gli scenari climatici di riferimento per la Regione, i rischi, gli impatti e gli obiettivi di adattamento per cinque macrosettori e individua oltre 80 misure per difendersi dal cambiamento climatico. La strategia assume il ruolo di ‘bussola finanziaria’ per orientare gli investimenti verso attività di adattamento agli effetti del cambiamento climatico e per trasformare, laddove possibile, rischi in opportunità.
Cambiamenti climatici, strategia della Lombardia
“L’adattamento climatico – ha sottolineato Maione – è una sfida che la Lombardia deve affrontare con pragmatismo e responsabilità. Le politiche che stiamo sviluppando non sono soltanto strumenti di tutela, ma possono diventare leve concrete di sviluppo, attrattività e miglioramento della qualità della vita. Rendere i nostri territori più resilienti significa garantire sicurezza ai cittadini, sostenere la competitività delle imprese e favorire comunità più vivibili. È un percorso che richiede visione, ma anche ascolto e collaborazione: l’adattamento climatico può essere la base di una crescita equilibrata e sostenibile”.
Ambiti di intervento e misure previste
Questi i principali ambiti di intervento e le misure previste
La resilienza delle città
Il testo dà chiare indicazioni per orientare i finanziamenti per l’infrastrutturazione verde urbana, gli indirizzi per la gestione del drenaggio urbano e i progetti per la de-impermeabilizzazione dei suoli nei grandi centri. Interventi mirati a raggiungere un duplice obiettivo: da un lato, mitigare l’effetto ‘isola di calore’ nelle aree urbane, trasformando gli spazi urbani in ambienti più freschi e vivibili; dall’altro, affrontare il caldo estremo in estate con ricadute anche di carattere sanitario e lavorativo.
Sicurezza in montagna e sviluppo foreste
Viene data priorità all’impiego di fondi per la gestione forestale adattiva nelle aree alpine e pedemontane, al ripristino funzionale dei corpi idrici, ad azioni strutturali per il miglioramento del sistema irriguo ai fini del risparmio e dell’uso efficiente della risorsa idrica, e a interventi dedicati alle vie di comunicazione strategiche in aree a rischio idrogeologico. Tra i diversi interventi, c’è inoltre l’ulteriore valorizzazione del monitoraggio del territorio in riferimento ai pericoli e ai rischi geologici, idrogeologici, idraulici e sismici.
Strategie turistiche in ottica di sostenibilità
Un altro aspetto rilevante per la montagna sono le strategie turistiche in un’ottica di sostenibilità e adattamento al cambiamento climatico, con lo sviluppo e la diffusione di attività improntate al turismo responsabile come il cicloturismo, il golf, il turismo equestre e i cammini religiosi con le 69 Chiese Giubilari, mete privilegiate dell’Anno Giubilare 2025. Tutti ambiti che contribuiscono a destagionalizzare a diversificare i flussi turistici e a promuovere modelli di fruizione sostenibili e destinazioni meno conosciute, riducendo così la pressione su aree caratterizzate da elevata intensità turistica.
Difesa idrogeologica ecosistemi e foreste
Previsto l’aggiornamento delle regole di gestione dei livelli e degli invasi dei laghi e delle crisi idriche, di quelle sull’adattamento ai cambiamenti climatici e di quelle per la gestione ottimale dei laghi lombardi come riserva strategica per contrastare eventi di siccità e scarsità, in linea con quanto previsto dalla programmazione settoriale regionale e dal Piano di Tutela delle Acque. Il documento introduce inoltre novità anche in tema di mantenimento e ripristino della vegetazione nelle aree fluviali e rive lacuali, con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, integrando tutela ambientale e sicurezza idraulica. Molte di queste misure sono in avanzata fase di sviluppo in molti laghi, tra cui Garda, Maggiore, Como, Iseo, Varese.
Agricoltura e zootecnia
Sono previsti investimenti verso progetti di efficienza idrica avanzata e di investimento in nuovi invasi idrici. Tali investimenti sono cruciali per sostenere l’agricoltura della Pianura Padana e della Lomellina, tutelando la risorsa idrica e la produzione alimentare regionale dalla siccità.
Attività economiche
L’aggiornamento della Strategia regionale integrata per l’adattamento al cambiamento climatico prevede una serie di misure finanziarie e incentivi per le Pmi per la valutazione e l’adeguamento strutturale contro i rischi climatici, supportando così la stabilità del tessuto produttivo lombardo, in particolare nei distretti industriali e nel settore turistico lacustre e montano.





