“Per un’Europa competitiva, le banche devono tornare a fare le banche, riapriamo a livello europeo il dibattito sul ruolo degli istituti di credito”: lo ha affermato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia Guido Guidesi a Milano nell’ultimo incontro del ciclo di eventi itineranti ‘La Regione per le imprese’. All’auditorium del Mudec – Museo delle Culture, si tenuto un focus sul tema dell’accesso al credito tra canali tradizionali e finanza alternativa.
“L’accesso al credito – ha proseguito Guidesi – può rendere il mercato interno europeo più equo e incentivare la competitività internazionale dell’Europa. Accanto a ricerca, formazione, investimenti di sistema, servono anche le risorse finanziarie, perché senza liquidità non si investe, non si innova, non si raggiungono gli obiettivi e non si compete”.
Guidesi: fino a ora siamo stati inascoltati
“La proposta che possiamo fare noi come Regione – ha aggiunto Guidesi – è quelle di lavorare insieme per fare in modo di portare a livello sovraregionale qualche proposta che possa essere estremamente efficacie senza eludere il tema della responsabilità, vigilanza e trasparenza. Questo è fondamentale per portare sano realismo a livello europeo, perché sarà fondamentale per la futura competitività dell’Europa”.
“Siamo convinti – ha concluso Guidesi – che oltre alla singola discussione politica rispetto al tema dell’autonomia regionale, se non saremo messi nelle stesse condizioni dei land tedeschi e di altre regioni europee, la questione è economica e di competitività. O veniamo messi nelle condizioni di poterlo fare ancora o rischiamo che la Lombardia possa non riuscire più a trainare il Paese. L’autonomia è una convenienza nazionale”.
All’incontro sono inoltre intervenuti Davide Arnaudo, economista della Sede di Milano della Banca d’Italia; Luca Gotti, componente della commissione regionale ABI Lombardia; Giancarlo Giudici, direttore osservatorio Minibond del Politecnico di Milano; Andrea Bianchi, direttore generale di ConfidiSystemal e Maurizio Bernardo, presidente Assofintech.
Il rallentamento dei prestiti
Secondo gli indicatori di Banca d’Italia nel 2023 in Lombardia si è verificato un rallentamento della crescita, accompagnato da una contrazione dei prestiti. “Siamo – ha detto Davide Arnaudo – in una fase di debolezza del quadro congiunturale della regione, comune al resto dell’Italia, e questo si riflette sulla dinamica dei prestiti bancari al tessuto produttivo, con una crescita ma a ritmi progressivamente più contenuti”. Contrazione che riguarda maggiormente le PMI.