Assessore: 14.000 abbattimenti in Lombardia nel 2021, in aumento rispetto ad anni scorsi, introdotte tutte le misure possibili
In Lombardia gli agricoltori che subiscono danni causati dai cinghiali alle coltivazioni potranno indicare due operatori abilitati, ‘cacciatori selecontrollori’, al contenimento dell’animale sui propri terreni. È quanto stabilisce la delibera approvata dalla Regione su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi.
Le azioni a favore degli agricoltori
“In questi anni – ha dichiarato Rolfi – abbiamo introdotto la possibilità per gli agricoltori provvisti di licenza di intervenire direttamente, abbiamo aggiornato la legge, abbiamo introdotto la caccia di selezione al cinghiale tutto l’anno anche con visore notturno, abbiamo previsto la facoltà di foraggiamento ossia il posizionamento di piccole quantità di cibo per attrarre il cinghiale”.
Tutto quello che prevede la norma nazionale
“La Lombardia – ha aggiunto – ha fatto tutto ciò che consente la norma nazionale, spesso finendo anche nelle sedi giudiziarie per difendere le proprie leggi e il diritto dei territori di gestire la piaga del cinghiale. Ora serve l’intervento dello Stato, da sempre inerte: la proliferazione incontrollata di cinghiali causa danni all’agricoltura ed è un pericolo per la sicurezza stradale”. “Il cinghiale – ha ricordato l’assessore – è infatti anche il principale vettore della peste suina africana. E questo dovrebbe far quindi riflettere sugli effetti del disinteresse manifestato in questi anni da parte dei ministeri competenti”.
Specifica istanza alla Polizia provinciale
Il proprietario o conduttore del fondo sul quale vengano certificati danni alle colture o al sistema agrario, al fine di incentivare il contenimento delle popolazioni di cinghiale potrà quindi presentare ai competenti Corpi di Polizia provinciale specifica istanza di autorizzazione per due operatori abilitati al controllo selettivo degli ungulati.
La volontà di Regione Lombardia
“Questa misura – ha affermato l’assessore – conferma la volontà di Regione di attivare ogni misura possibile per incrementare ancora di più il contenimento del cinghiale nell’ottica della difesa delle coltivazioni e della sicurezza delle comunità locali”.
Abbattimenti oltre quota 14.000
I numeri in Lombardia
Di seguito gli abbattimenti totali per provincia (dati in ordine 2019 – 2020 – 2021)
- Bergamo: 941 – 1.181 – 2.152
- Brescia: 614 – 1.241 – 2.036
- Como: 1.916 – 2.189 – 3.876
- Cremona: 152 – 119 – 300
- Lecco: 260 – 306 – 368
- Lodi: 6 – 4 – 21
- Mantova: non prevista
- Milano: 8 – 12 – 106
- Monza e Brianza: non prevista
- Pavia: 1.973 – 2.332 – 1.730
- Sondrio: 279 – 362 – 477
- Varese: 1.222 – 1.452 – 1.906
Totale Lombardia: 7.371 – 9.198 – 12.972
I numeri in parchi e riserve (dato 2021)
- Parco dei Colli Bergamaschi (BG) 52
- Parco Spina Verde (CO) 72
- Riserva Naturale Lago di Piano (CO) 42
- Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate (CO-VA) 396
- Parco del Ticino: 625
Totale: 1187.
gus