Cuori Olimpici, il progetto di promozione territoriale che mira a coinvolegre tutte e 12 le province lombarde, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, fa tappa a Cremona.
Qui, sabato 17 e domenica 18 maggio il Grande Fiume Po diventa protagonista di questo viaggio ideale lungo un anno. Fortemente voluto dal presidente della Regione Lombardia Fontana e ideato dall’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Barbara Mazzali, è alla sua quinta tappa.
Due giorni all’insegna di natura, sport e laboratori
Per due giorni, il Parco del Lungo Po Europa a Cremona ospita infatti La Grande Festa del Fiume Po, tradizionale evento dedicato alla celebrazione di natura, cultura e identità locali, che quest’anno si arricchisce di un nuovo respiro internazionale, ispirato ai valori e ai simboli dei cinque cerchi olimpici.
Il programma prevede incontri, dibattiti, attività outdoor, musica, sport, artigianato e sapori tipici, in un palinsesto pensato per coinvolgere famiglie, appassionati e turisti in un’esperienza autentica, immersiva, capace di raccontare l’anima profonda del territorio.
I protagonisti di Cuori Olimpici a Cremona
All’inaugurazione hanno preso parte, insieme all’assessore Mazzali, il sindaco di Cremona Andrea Virgilio e l’assessore comunale al Turismo Luca Burgazzi. Sul palco, non poteva mancare il simbo del road show, il Cuore di Marmo, che ha sancito ufficialmente il passaggio della tappa cremonese del progetto. Il cuore è stato consegnato da Mazzali ai rappresentanti locali che hanno curato l’organizzazione dell’iniziativa, in un clima di grande partecipazione. Presso lo stand di Regione Lombardia, centinaia di visitatori hanno potuto ritirare i gadget ufficiali dei Cuori Olimpici, tra cui la t-shirt brandizzata realizzata grazie alla collaborazione con Arthur D. Little, società di consulenza internazionale. Presenti anche i volontari di AVIS Lombardia, partner sociale dell’iniziativa, con uno spazio dedicato alla promozione della cultura del dono del sangue e alla sensibilizzazione sui centri trasfusionali regionali.
Il palcoscenico del Fiume Po
“Porto i saluti del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che condivide e sostiene con forza questo progetto, nato per raccontare una Lombardia diffusa, autentica e orgogliosa delle proprie radici a quei turisti che arriveranno nella nostra regione per le olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 – ha dichiarato Mazzali -. Con questa quinta tappa di Cuori Olimpici, il fiume Po si trasforma in palcoscenico ideale per promuovere una Lombardia che è ancora in parte da scoprire. Cremona e il suo territorio – ha aggiunto -, sono un patrimonio di bellezza, cultura e potenziale turistico straordinario. Milano-Cortina 2026 rappresenta l’occasione perfetta per valorizzare questi luoghi e inserirli in un racconto globale che intreccia sport, ambiente, tradizioni e comunità”.
Fuori dalle rotte tradizionali
Questa iniziativa, si inquadra nella strategia regionale di promozione turistica delle aree interne e delle rotte alternative a quelle tradizionalmente battute.
Gioiello lombardo
“Cremona – ha spiegato Mazzali – è città d’arte e patria della grande liuteria, un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Ma oggi il nostro sguardo si allarga. Protagonista è il fiume Po, un autentico nastro di vita e bellezza che attraversa la provincia con grazia e forza. Lungo le sue rive – ha prosegiuto – si snoda un’offerta turistica esperienziale in continua evoluzione. Dalle piste ciclabili immerse nella natura alle crociere fluviali, dai campeggi sostenibili ai percorsi enogastronomici in cui la cucina tradizionale diventa racconto e memoria. Il turismo, qui, è emozione, identità, futuro”.
Tutte le province
“Intendiamo portare sotto i riflettori dei Giochi tutte le 12 province lombarde, senza eccezioni – ha tenuto a precisare Mazzali -. Questa è la Lombardia che vogliamo mostrare al mondo nel 2026. Una regione che unisce la potenza dell’innovazione con la ricchezza dei suoi territori più autentici. Una regione dove anche i borghi più piccoli, i paesaggi fluviali e le comunità locali possono diventare destinazioni d’eccellenza se raccontati con passione, visione e coerenza. Il turismo esperienziale, sostenibile e di qualità – ha concluso – parte proprio da qui. Dal desiderio di vivere un luogo con lentezza, intensità e rispetto. È questo il volto che vogliamo offrire ai visitatori internazionali in cammino verso i Giochi”.