Via libera dalla Giunta della Regione Lombardia all’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per l’inclusione attiva e l’integrazione socio lavorativa delle persone con disabilità. Tutto ciò avviene attraverso interventi volti a rendere accessibile e continuativa la dimensione occupazionale nell’ambito dei progetti di vita indipendente per la piena ed effettiva partecipazione nella società.
Inclusione socio lavorativa, 15 milioni per le persone con disabilità
Il bando, proposto dall’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, di concerto con l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi, ha una dotazione finanziaria pari a 15 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma Regionale Lombardia Fse + 2021-2027.
Maggior continuità e programmazione più efficace
“Rinnoviamo una misura – ha dichiarato l’assessore Lucchini – che si estende sul prossimo triennio 2026-2028 e che offrirà ancor maggior continuità e una più efficace programmazione agli operatori”.
“Grazie al nostro consueto approccio – ha aggiunto – che valorizza il welfare territoriale e nel solco della ‘Riforma della disabilità’, offriremo una presa in carico multidisciplinare, innovando e personalizzando le misure di intervento sempre più attente alla cooperazione tra pubblico e privato, sempre più attente alla dignità della persona”.
“Dopo gli importanti risultati – ha spiegato Lucchini – raggiunti grazie al bando della precedente edizione, che ha permesso di concretizzare 57 progetti regionali, potremo nuovamente finanziare percorsi integrati. Per la prima volta coinvolgeranno anche le persone con disabilità acquisite a causa di un trauma o per malattie degenerative“.
“Proprio a loro – ha sottolineato – è dedicata una linea di intervento per l’acquisizione di nuove abilità e strategie funzionali all’inserimento/reinserimento nel contesto socio-lavorativo”.
Tutti i percorsi – ha concluso Lucchini – saranno realizzati dagli Enti beneficiari in partenariato tra loro per promuovere un’autentica alleanza sociale tra Terzo settore ed Enti locali, Servizi di formazione e autonomia, Istituti professionali e Centri socio educativi”.
Valorizzare ogni talento
“Questo bando – ha spiegato l’assessore Tironi – rappresenta un’opportunità per costruire percorsi formativi e lavorativi realmente inclusivi e personalizzati, che mettano al centro la persona e le sue potenzialità. Attraverso una forte sinergia tra mondo della formazione, imprese e servizi sociali vogliamo accompagnare le persone con disabilità, anche quelle con disabilità acquisite, verso l’autonomia e l’autorealizzazione. Vogliamo quindi valorizzare ogni talento. Investire sull’inclusione socio-lavorativa significa costruire una società più equa, capace di offrire a tutti pari opportunità di crescita e dignità nel lavoro”.
Linee di intervento
I progetti dovranno riferirsi ad una delle seguenti quattro linee di intervento:
1. Laboratori per le abilità e la partecipazione;
2. Percorsi di orientamento ed empowerment;
3. Ecosistemi delle relazioni per l’inclusione attiva.
4. Percorsi per la presa in carico delle persone con disabilità acquisite (esempio post-trauma o malattie degenerative).
Chi può partecipare
Beneficiari delle risorse sono partenariati pubblico-privato composti da almeno tre enti, che assumono quindi la qualità di beneficiari. Queste le tipologie:
- Enti del Terzo settore.
- Cooperative sociali di tipo A e B.
- Enti pubblici.
- Enti gestori pubblici e privati di Udo (Unità di offerta sociale) nell’area disabilità (Sfa – Servizi formazione autonomia; Cse – Centro socio educativo).
- Operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale.
- Operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B).
- Istituzioni formative accreditate nella Sezione ‘A’ dell’Albo regionale, di cui all’articolo 25 della Legge regionale 19/2007. Ammessi gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di Iefp. Sono comprese anche le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di Ats (Associazione temporanea di scopo), che hanno attivato percorsi di Ifts e le Fondazioni Its.
Nel partenariato è obbligatoria la presenza di almeno un ente pubblico territoriale (Comune, Provincia, Città Metropolitana, Comunità Montana o Ambito territoriale sociale rappresentato dal soggetto firmatario dell’accordo di programma per la realizzazione del Piano di zona).
Destinatari
Adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica, sensoriale residenti o anche domiciliate in Lombardia. È però importante che si trovino in una delle condizioni in relazione allo sviluppo del progetto di vita indipendente. Tra queste:
- Disoccupati, inoccupati o inattivi, anche se non iscritti al collocamento mirato.
- In cerca di occupazione, eventualmente anche iscritti al collocamento mirato e presi in carico dai servizi per l’impiego e/o dai servizi sociali territoriali specializzati.
- Occupati.
- Studenti, infine, che frequentano gli ultimi anni del percorso di istruzione o di istruzione e formazione professionale.