Approvato, dalla Giunta regionale, l’Accordo, proposto dall’assessore Massimo Sertori (Enti locali e Montagna), di concerto con i colleghi Romano La Russa (Sicurezza e Protezione civile) e Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi), tra Lombardia, Provincia di Sondrio, Università Statale di Milano e Comuni per il monitoraggio di eventi alluvionali e colate detritiche in alta quota.
Sertori: Accordo per monitoraggio eventi alluvionali in alta quota Lombardia
“L’Accordo approvato – spiega l’assessore Massimo Sertori – si propone di aumentare la resilienza del territorio della provincia di Sondrio e di mitigare il rischio idrogeologico, anche in situazioni emergenziali, promuovendo altresì azioni di adattamento ai cambiamenti climatici. L’esperienza della collaborazione, su basi scientifiche, con Provincia di Sondrio e Università Statale crediamo possa poi essere virtuosamente esportata in altre aree montane della nostra regione”.
La Russa: in Valtellina un passo importante per la sicurezza
“Con questo Accordo di collaborazione – sottolinea l’assessore La Russa – facciamo un passo importante verso una maggiore sicurezza del territorio, a partire dalla Valtellina, sostenendo la ricerca tecnologica applicata alla Protezione civile. Il monitoraggio degli eventi alluvionali e delle colate detritiche rappresenta uno strumento fondamentale per una più efficace prevenzione dei rischi naturali a tutela dei cittadini”.
Cosa prevede l’Accordo
La collaborazione reciproca tra Regione Lombardia, Provincia di Sondrio l’Accordo prevede l’attivazione di una reciproca collaborazione, in particolare, su basi tecnico-scientifiche. Ciò consentirà di attivare un sistema di monitoraggio del trasporto solido in bacini montani, specie quelli in alta quota e mettere a disposizione una borsa di studio per la frequenza a un corso di dottorato di ricerca finalizzata alla formazione di una figura specializzata in materia.
Raccolta e valutazione dati e validità intesa
In base all’Accordo, inoltre, ci si propone di gestire, valutare e interpretare i dati acquisiti dal monitoraggio anche in relazione agli effetti che si possono innescare nel bacino interessato e, quindi, si mira a fornire indicazioni essenziali per la gestione dei sedimenti all’interno di un bacino idrografico, anche nelle aree del fondovalle.
L’intesa ha una durata fino al 30 settembre 2029.