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Servizio Sanitario Nazionale, Fontana: Tavolo per rivedere la legge

Un medico del Servizio Sanitario Nazionale, il presidente della Lombardia Fontana ha proposto un tavolo tecnico per rivedere la legge istitutiva del 1978

Governatore: modello istitutivo non funziona più, usciamo da logiche di partito La proposta della Lombardia avanzata alla Conferenza delle Regioni

Un tavolo tecnico con rappresentanti di tutte le Regioni per rivedere la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale.
È la proposta avanzata mercoledì 30 luglio 2025 dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la riunione della Conferenza delle Regioni.

Servizio Sanitario Nazionale, un tavolo per rivedere legge istitutiva

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana e quello del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga“Ringrazio – ha dichiarato Fontana intervenendo alla seduta della mattina – il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, per aver accolto la richiesta di inserire il tema all’ordine del giorno”. “Lo scenario attuale – ha continuato – è profondamente mutato rispetto al 1978, anno in cui fu istituito il Servizio Sanitario Nazionale. Siamo consapevoli che quel modello, da solo, non è più in grado di rispondere in modo adeguato ai bisogni sanitari di oggi e del futuro”.

Fontana: Conferenza delle Regioni contesto ideale per elaborare proposta

“Sono convinto – ha aggiunto – che la Conferenza delle Regioni rappresenti il contesto ideale per elaborare una proposta condivisa di riforma, capace di rispondere alle nuove esigenze della popolazione, come l’aumento delle cronicità e le sfide epidemiologiche e demografiche sempre più complesse, al di fuori dalle logiche di contrapposizione politica”.

Il lavoro comune per uscire dalla pandemia

“Durante la pandemia – ha ricordato Fontana – le Regioni hanno già dimostrato di saper collaborare con efficacia: in sole 24 ore siamo riusciti, grazie al lavoro dei nostri tecnici, a definire le linee guida per la riapertura delle attività. In questo caso servirà certamente più tempo, ma l’urgenza è evidente. Occorre agire al più presto per restituire fiducia ai cittadini e garantire un futuro solido al nostro sistema sanitario”.

No a strumentalizzazione politica della sanità

“Purtroppo – ha osservato – la sanità viene spesso strumentalizzata politicamente, quando invece dovrebbe essere al riparo da logiche ideologiche e di partito. Il rischio concreto è quello di accompagnare il sistema verso un lento declino. Assistiamo ormai a un costante incremento della domanda sanitaria, che cresce più velocemente dell’offerta: in Lombardia, nel 2024, le prestazioni sono aumentate del 2%, ma la domanda è cresciuta del 36%, senza cause epidemiche a giustificarla. Questo evidenzia l’urgenza di un intervento deciso sull’appropriatezza delle cure”.

Dalla Lombardia scienziati, medici e studiosi pronti a collaborare a riforma

Fontana ha concluso informando che scienziati, medici e studiosi lombardi si sono già messi a disposizione per contribuire alla definizione di una proposta di riforma da condividere con le altre Regioni. La Conferenza si è riservata di valutare la proposta avanzata e di istituire un tavolo di lavoro dedicato, con l’obiettivo di elaborare un documento da sottoporre al Governo.

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