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Cultura, presentata la guida sui siti Unesco di Bergamo e Brescia

Le incisioni rupestri della Valle Camonica, patrimonio dell’Unesco, al centro della guida ‘Tra Bergamo e Brescia alla scoperta dei siti Unesco’

Caruso: restituiamo ai cittadini un patrimonio che parla al presente

Cinque luoghi simbolo, come i siti Unesco fra Bergamo e Brescia. Migliaia di anni di storia, un solo racconto: quello di un’identità lombarda che unisce territori, epoche, comunità. È la mappa culturale tracciata dalla nuova guida ‘Tra Bergamo e Brescia alla scoperta dei siti Unesco’, presentata, nella giornata del 7 luglio 2025, nel convento di San Francesco, a Bergamo, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.

Siti Unesco tra Bergamo e Brescia

L’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso con il volume ‘Tra Bergamo e Brescia alla scoperta dei siti Unesco’Il volume invita a riscoprire le Mura veneziane, il villaggio operaio di Crespi d’Adda, Santa Giulia, le incisioni rupestri della Valle Camonica e i siti palafitticoli del Garda. Frutto della collaborazione tra Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Museo delle Storie, la guida è firmata dal giornalista e scrittore Massimo Tedeschi e raccoglie testi e immagini che raccontano un patrimonio condiviso.

L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato con Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023. Obiettivo, far conoscere – anche attraverso una versione audio – cinque siti che uniscono memoria, paesaggio e comunità.

Caruso: guida strumento prezioso per i cittadini

“Questa guida – ha dichiarato l’assessore Francesca Caruso – è uno strumento per restituire ai cittadini un patrimonio. Un’eredità che non deve restare chiusa nei libri o nei musei, ma continuare a parlarci, ogni giorno, nel presente. Si tratta di un lavoro che nasce da una sinergia vera tra istituzioni e che mette insieme qualità, accessibilità e bellezza”.

“Abbiamo bisogno di progetti così. Ovvero, capaci di unire le persone – ha concluso Caruso – attorno a ciò che conta davvero. Parliamo della nostra storia, della nostra cultura e del nostro territorio”.

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