Val Camonica, siglato accordo per la valorizzazione del Sito Unesco

val camonica
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on linkedin
Share on telegram
Share on email

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Comunità Montana della Valle Camonica e la Regione Lombardia hanno siglato un Accordo per attuare politiche integrate per la valorizzazione e gestione del sito, Patrimonio
Mondiale dell’Unesco, ‘Arte rupestre della Val Camonica’.

La gestione integrata degli interventi

L’obiettivo dell’accordo è quello di realizzare una gestione integrata degli interventi e un maggiore coordinamento tra gli enti, ottimizzando l’uso delle risorse.

L’atto prevede anche la costituzione di una segreteria tecnica (a costo zero) e la realizzazione di un programma comune di lavoro.

Ecco chi ha firmato l’atto

Hanno siglato il testo:

  • Emanuela Daffra, direttore del Polo Museale della Sovrintendenza della Lombardia
  • Giuseppe Stolfi, sovrintendente Belle Arti per le province di Bergamo e Brescia
  • Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia e
  • Attilio Cristini per la Comunità Montana di Valle Camonica.

Galli: valorizzeremo adeguatamente patrimonio storico

“Questo accordo – ha detto l’assessore Galli – ci consente di valorizzare adeguatamente l’immenso patrimonio rappresentato dal sito delle incisioni rupestri della Valle Camonica. Quaranta anni fa, il 26 ottobre 1979, il primo sito Unesco riconosciuto in Italia fu in Lombardia, in Val Camonica, appunto il sito delle incisioni rupestri. Lì riposa la Rosa camuna simbolo della Regione Lombardia. Questo è importante per l’identità culturale lombarda guardando verso il 2020, cinquantesimo anniversario della Regione Lombardia”.

Valorizzazione Val Camonica, apertura 5 sentieri

“Attraverso questo accordo di valorizzazione – ha evidenziato l’assessore – verranno aperti tutti i 5 sentieri che attraversano Naquane. In questo modo sarà possibile ammirare le incisioni nella loro totalità. A oggi infatti ne sono aperti solo 2.

Sarà dunque possibile osservare questo straordinario patrimonio che risale a 12.000 anni fa. Si tratta di un vero e proprio libro aperto sulla storia dell’uomo che esige dal punto di vista istituzionale un impegno particolare, finalizzato a una piena valorizzazione”.

Accordo replicabile in altri siti Unesco lombardi

“Se questo accordo funziona – ha concluso  Galli – vogliamo estenderlo e applicarlo agli altri 9 siti Unesco. Dei 55 siti italiani, 12 sono il Lombardia, ma 2 appartengono al patrimonio immateriale. Ovviamente lo modificheremo e adatteremo alle singole esigenze territoriali”.

mac

Iscriviti ai nostri canali di messaggistica

Condividi questo articolo sui tuoi profili social

Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin

Consigliati per te

Incidente aereo Palazzo Pirelli commemorazione
Ventidue anni dopo l'incidente aereo a Palazzo Pirelli, la commemorazione  delle due avvocatesse morte nel tragico schianto
Milano sottopasso via Oroboni
È stato inaugurato oggi il nuovo sottopasso ciclopedonale di via Oroboni nel quartiere Bruzzano a Milano, sulla linea ferroviaria Bovisa-Seveso di Ferrovienord. Contestualmente è stato chi ...
Dieci milioni recupero rifiuti
Dieci milioni di euro agli enti locali per la prevenzione della produzione rifiuti e l'implementazione dei sistemi di ra ...
design week
Un programma ricco di iniziative ed eventi di particolare attrazione e interesse: è il palinsesto organizzato da
vinitaly consorzi
Vinitaly 2024 ha visto il Padiglione Lombardia emergere come una delle destinazioni più ambit ...

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Pierfrancesco Gallizzi - Reg. Trib. di Milano n° 14772/2019 del 7 novembre 2019

© Copyright Regione Lombardia tutti i diritti riservati - C.F. 80050050154 - Piazza Città di Lombardia 1 - 20124 Milano

Sei un giornalista?

Richiedi l’iscrizione al nostro canale Telegram privato per ricevere tutte le notizie in anteprima