Rinnovato il protocollo d’intesa per la promozione e la valorizzazione del sito Unesco delle incisioni rupestri della Valle Camonica, fra Bergamo e Brescia. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, in visita istituzionale a Capo di Ponte (BS), nel cuore della Valle dei Segni, primo sito italiano riconosciuto nel 1979 come patrimonio dell’umanità. L’accordo è stato sottoscritto tra Regione Lombardia, Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Nazionali Lombardia, comune di Capo di Ponte, Comunità Montana della Valle Camonica e Fondazione Valle dei Segni.
Caruso: Valle Camonica risorsa strategica
“Con questo protocollo – ha dichiarato l’assessore Caruso – confermiamo l’impegno della Regione Lombardia nella tutela e valorizzazione di uno dei patrimoni culturali più straordinari del nostro territorio. L’obiettivo è la creazione di un polo culturale di rilievo nazionale e internazionale, capace di coniugare ricerca, tutela, innovazione e sostenibilità. Il progetto punta infatti a migliorare l’accessibilità fisica e cognitiva dei siti, rafforzando il coordinamento tra i soggetti istituzionali locali e a sviluppare un sistema integrato di comunicazione e promozione, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali”.
La visita dell’assessore regionale ha incluso anche il parco archeologico di Seradina-Bedolina, recentemente riqualificato con fondi del Piano Lombardia, e il Museo nazionale della Preistoria (MUPRE), punto di riferimento per la divulgazione scientifica delle incisioni rupestri. “Questa arte – ha proseguito l’assessore Caruso – non è solo un tesoro del passato, ma un patrimonio vivo che continua a parlare all’umanità intera. In Valle Camonica affondano le radici della nostra identità e si apre una strada per il futuro della cultura in Lombardia, all’insegna dell’innovazione, della conoscenza e della partecipazione”.
Protocollo d’intesa per la Valle Camonica: i numeri del sito Unesco
Le incisioni rupestri della Valle Camonica rappresentano un immenso giacimento di arte e cultura preistorica che vanta una straordinaria pluralità di testimonianze. Il sito Unesco comprende oltre 140.000 figure incise su 24 comuni e 13 parchi e aree archeologiche. Secondo gli ultimi dati, i parchi archeologici della Valle Camonica hanno registrato circa 60.000 visitatori annui, confermando l’interesse crescente verso un patrimonio che unisce valore storico e potenziale turistico.