Prosegue la visita ai beni confiscati alla criminalità organizzata in Lombardia, un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione per promuovere la cultura della legalità attraverso la valorizzazione dei beni utilizzati a fini sociali. L’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa, ha fatto tappa in provincia di Como, a Cantù e Fino Mornasco, visitando due significative realtà di riutilizzo sociale e istituzionale. Presente anche Anna Dotti, vicepresidente della II Commissione permanente del Consiglio regionale ‘Affari istituzionali ed Enti locali’.
Il ciclo di appuntamenti si concluderà il 18 luglio, a Palazzo Lombardia, con il convegno ‘Ricordando Paolo Borsellino e Giovanni Falcone: l’importanza della confisca dei beni alla criminalità organizzata’.
A Cantù visita all’Azienda Speciale Consortile Galliano
Prima tappa della giornata dell’assessore La Russa, insieme al sindaco Alice Galbiati, al vicesindaco Valeriano Maspero, all’assessore ai Servizi sociali Isabella Girgi e al presidente del Consiglio comunale Serafino Novati, alla sede dell’Azienda Speciale Consortile Galliano di Cantù, sorta in un immobile confiscato alla mafia e inaugurato a luglio 2023.
Il bene, grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e le istituzioni locali, è un centro di servizi rivolto al territorio e simbolo concreto di legalità e rigenerazione. Regione Lombardia ha cofinanziato il progetto con un contributo di 150.000 euro.
La cascina ‘Emanuela Loi’ di Fino Mornasco
Seconda tappa del tour alla cascina ‘Emanuela Loi’ a Fino Mornasco. L’edificio, acquistato dalla criminalità organizzata nel 1990 con proventi illeciti, è stato confiscato e restituito alla collettività. Intitolata all’agente della Polizia di Stato uccisa nella strage di via D’Amelio, la cascina è un presidio di legalità e memoria. Riqualificata integralmente, ospita al piano terra la nuova sede distaccata del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea, oltre a una sala polivalente aperta alla cittadinanza per iniziative culturali e sociali.
Con l’assessore La Russa erano presenti il sindaco di Fino Mornasco, Roberto Fornasiero, l’assessore ai lavori pubblici Simone Passiatore e il comandante del Corpo di Polizia e della Protezione civile del Parco, Claudio Camisasca. Per questo intervento, Regione Lombardia ha erogato un contributo di circa 136.000 euro.
I dati in provincia di Como
Nel periodo 2019–2024, i Comuni della provincia di Como hanno presentato 14 domande di finanziamento per il recupero di beni confiscati, tutte approvate e finanziate. Regione Lombardia ha destinato complessivamente 984.750,38 euro per sostenere questi progetti, confermando il proprio impegno concreto per il riutilizzo sociale e pubblico dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Complessivamente in Lombardia tra 2019 e 2024 la Regione ha finanziato 124 progetti su beni confiscati per circa 8.000.000 di euro.
Assessore Romano la russa: vittoria dello stato sulla criminalità organizzata
“Questi beni – ha detto l’assessore Romano La Russa – rappresentano la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Trasformarli in luoghi di servizio per la collettività è il modo più efficace per rendere visibile e permanente il riscatto dei nostri territori. La legalità non è un principio astratto, ma una conquista quotidiana che si costruisce anche così: restituendo alla comunità ciò che le è stato tolto. Ed è quello che vogliamo evidenziare come Regione Lombardia”.