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Lombardia a Strasburgo con le regioni europee della siderurgia

Guidesi: da Commissione Ue servono misure a tutela del settore

I territori della siderurgia europea stringono un’alleanza per chiedere all’Ue misure forti e incisive a tutela del settore. I rappresentanti di Lombardia, Grand Est (Francia), Brandeburgo e Saarland (Germania), Paesi Baschi (Spagna) e Fiandre (Belgio) si sono riuniti a Strasburgo per un confronto proficuo e franco con la Commissione Europea e in particolare con la struttura che si occupa di industria e imprenditoria.

Per Regione Lombardia è intervenuto l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, sottolineando la necessità di agire in modo coordinato e tempestivo per scongiurare un declino irreversibile fatto di chiusure aziendali e perdita di posti di lavoro: “La siderurgia è un comparto basilare e strategico per le più importanti regioni produttive del continente, Lombardia in testa. L’Europa non può permettersi di perdere un patrimonio occupazionale, industriale e di competenze che rappresenta l’essenza stessa del ciclo manifatturiero”.

Le richieste della Lombardia all’Ue per la siderurgia

Regione Lombardia è intervenuta a Strasburgo per chiedere più tutele al settore della siderurgia da parte dell'UeLe richieste delle Regioni siderurgiche riguardano azioni finalizzate a ridurre i costi energetici per le industrie elettro-intensive, migliorare la protezione dell’Europa dalla sovraccapacità globale ed efficientare il funzionamento del ‘Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere’, ovvero il regolamento con cui la Commissione norma gli scambi commerciali con i Paesi extra Ue.

Il vertice di Strasburgo segue la lettera congiunta inviata nelle scorse settimane alla Commissione Europea dal governatore Attilio Fontana e dai presidenti di 8 regioni siderurgiche, in cui si lancia l’allarme per “un modello che sta perdendo i suoi punti di riferimento, indebolito da persistenti distorsioni della concorrenza e da pressioni internazionali sleali. In questo contesto, le promesse di una transizione ecologica non possono essere mantenute senza una solida base industriale e senza prospettive concrete per gli uomini e le donne che mandano avanti le nostre imprese”, si legge nel documento sottoscritto da Lombardia, Hauts-de-France e Grand Est (Francia), Baden Wurttemberg, Brandeburgo e Saarland (Germania) Vallonia e Fiandre (Belgio).

Il ‘Piano d’Azione Europeo per l’Acciaio e i Metalli’

L’assessore Guidesi ha ribadito al tavolo che “la siderurgia deve restare centrale nelle politiche di sviluppo industriale dell’Europa. Il ‘Piano d’Azione Europeo per l’Acciaio e i Metalli’ presentato a inizio anno dalla Commissione Europea va implementato e sostanziato con iniziative tangibili, prima che sia troppo tardi. Occorre una governance continentale adeguata ed efficace, che eviti sottovalutazioni ed errori. È fondamentale inoltre accompagnare gli investimenti in tecnologie, innovazione e sostenibilità. Senza inseguire inutili e dannosi approcci ideologici. Sono urgenti interventi sul fronte dei costi energetici, sui limiti di importazione, sull’inserimento del rottame come materia prima e sul sistema ETS”.

“L’Ue – ha concluso Guidesi – ascolti i territori. Dal vertice è emersa un’unità di intenti tra regioni trainanti per l’economia del continente, l’Esecutivo europeo deve tenerne conto”.

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