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Casalmaggiore/Cr, nuova Tac all’ospedale Oglio Po

Casalmaggiore nuova tac ospedale

Moratti: 25 milioni di investimenti per potenziamento sanità

Una nuova Tac per l’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, funzionale a un bacino d’utenza di circa 100.000 abitanti.

Lo strumento diagnostico, del valore di 454.000 euro, è stato donato all’ospedale dall’associazione ‘Uniti per la provincia di Cremona’. All’inaugurazione ha preso parte anche la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti.

Nuova Tac ospedale Casalmaggiore

Casalmaggiore nuova tac ospedale“Voglio ringraziare – ha affermato Moratti – l’associazione ‘Uniti per la provincia di Cremona‘ che, con questa donazione, ha dimostrato di supportare concretamente il nostro percorso di potenziamento del sistema sanitario“.

“Quella di Oglio Po – ha continuato – è l’unica struttura presente in questo ambito territoriale, per cui è fondamentale migliorarne costantemente i servizi”.

Risorse per il presidio ospedaliero

“Da parte di Regione Lombardia – ha detto la vicepresidente – mettiamo subito a disposizione 25 milioni di euro di investimenti per facciate, tetto e coperture del presidio ospedaliero”.

Tac di nuova generazione

“Questa Tac di nuova generazione – ha spiegato – riduce al minimo l’esposizione del paziente ai raggi x e acquisisce rapidamente le immagini ad una altissima risoluzione. Caratteristiche che consentono la massima adattabilità alle esigenze del paziente e l’applicazione diagnostica in ambito cardiologico, vascolare e oncologico. Compresi anche i casi di emergenza-urgenza più complessi”.

“Il presidio Oglio Po – ha proseguito – dispone di 130 posti letto, di cui 126 ordinari e 4 di terapia intensiva ‘Covid-free”. Le attività ambulatoriali, realizzate in sinergia con le équipe di Cremona, sono aumentate negli ultimi anni, passando dalle 860.000 del 2019 alle quasi 943.000 del 2021″.

Risposte al territorio Casalmaggiore nuova tac ospedale

“Il potenziamento di alcuni servizi attivi presso la struttura di Oglio Po soddisfa una domanda che attualmente trova poca o scarsa risposta sul territorio.  I pazienti a volte, infatti, sono costretti a rivolgersi fuori regione o ai presidi più lontani di Mantova e Cremona. L’utenza interessata abbraccia anche – ha chiosato Moratti – i Comuni dell’area Casalasco-Viadanese e quelli limitrofi alle province di Parma e Reggio Emilia”.

med/ram

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