La Regione Lombardia ha stanziato 600.000 per l’acquisto di mascherine e di gel disinfettante da destinare agli studenti degli Istituti di Istruzione e di Formazione professionale (Iefp e Its)
“In attesa di una risposta del Governo – ha spiegato l’assessore regionale all’istruzione, Formazione e Lavoro – abbiamo deciso di anticipare una tranche di 600.000 euro. Il ministero dell’Istruzione, infatti, pare non abbia contemplato gli studenti della Formazione professionale regionale tra i destinatari delle mascherine e del gel disinfettante che sono stati inviati, invece, alle altre scuole”.
Disponibilità a collaborare, ma finora nessuna risposta
“Come Regione – ha proseguito l’assessore – abbiamo anche manifestato la nostra disponibilità a collaborare nella distribuzione del materiale. Tuttavia, nonostante i numerosi solleciti al ministro e al commissario Arcuri ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.
Ragazzi della formazione professionale considerati studenti di serie B
“L’anno scolastico è dunque iniziato – ha commentato – all’insegna di una incomprensibile discriminazione che vede i ragazzi dei corsi di formazione professionale trattati come studenti di serie B”.
Segnale concreto di attenzione a ragazzi, famiglie e Enti accreditati
“Con questo primo contributo di 600.000 euro – ha commentato l’assessore – abbiamo voluto dare un segnale ai ragazzi, alle famiglie e anche agli Enti accreditati che gestiscono questi servizi e stanno sostenendo spese impreviste e particolarmente onerosa”.
Da Regione, un aiuto a rispettare le norme di sicurezza anti-Covid
“La cifra serve per fronteggiare le maggiori spese sostenute – ha detto l’assessore – per garantire il rispetto delle norme di sicurezza, il distanziamento interpersonale e la prevenzione del contagio da Covid-19. Il contributo minimo che garantiamo a ogni sede accreditata è di 600 euro. Invece le restanti risorse verranno distribuite in proporzione al numero degli studenti iscritti nei vari centri”.
Primo intervento: “Ci auguriamo che Governo dia almeno risposta”
“Si tratta di un primo intervento – ha concluso la titolare della delega all’Istruzione, Formazione e Lavoro in Giunta regionale – e ci auguriamo che presto dal Governo giungano risposte e risorse per sanare l’ennesimo problema. Viceversa, se il ministro intende continuare in questa logica discriminatoria le chiediamo almeno la cortesia di farcelo sapere per poterci organizzare in autonomia”.
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